Culture della sostenibilità, n. 22, secondo semestre 2018

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Scambi anomali. I mercati "nested" per le aree rurali fragili
Unusual exchanges. The nested markets for rural fragile areas 

Pensare alle aree fragili significa innanzitutto capire quali risorse specifiche irrobustire o risollevare in questi territori toccati da diverse forme di depauperamento. In primis la perdita di popolazione, dovuta all’emigrazione che affligge da oltre un secolo quasi tutte le aree rurali italiane. In secondo luogo, ovviamente, la perdita di valore delle risorse materiali.

Alla base della capacità delle aree fragili di produrre sviluppo integrale vi è, quindi, che i loro valori siano riconosciuti dall’esterno e su scala più ampia, anche dai territori lontani, in un processo che superi quel sistematico e indebito prelievo delle risorse delle aree più deboli che è stato formalizzato dalla teoria della dipendenza, che da molto tempo denuncia l’espropriazione delle periferie da parte dei centri. L’assunto che è queste risorse umane e materiali debbano  essere riscoperte in loco o richiamate dall’esterno, attraverso una poderosa azione che arrivi a coinvolgere anche gli immigrati dai paesi poveri.

Si tratta in altre parole di un “resource and place based development” in cui i luoghi diventano il perno di tutto il movimento per lo sviluppo umano, che si traduce necessariamente nella valorizzazione della comunità locale. Non basta infatti avere ottime risorse e facoltà se poi queste sono sconosciute, svendute o delegittimate.

 

Sommario

Scambi anomali. Introduzione, Giovanni Carrosio e Giorgio Osti p. 5

Nested markets: aspetti teorici e applicativi, Pierluigi Milione e Flaminia Ventura p. 12 abstract

Cooperative di comunità e valorizzazione delle aree interne: l’esperienza di Gerfalco, Fabio Berti e Alexandra D'Angelo p. 34 abstract

Which kind of relationships among nested market and small farmers. Reflections from a Sub-Saharan African Experience, Nunzia Borrelli, Patrick Ndakidemi, Chiara Caterina Razzano p. 45 abstract

Innovazione sociale per un welfare locale multiculturale in alcune aree fragili del Sud Italia, Fiammetta Fanizza e Carlo Colloca p. 57 abstract

Agricoltura sociale: i mercati nidificati invisibili nelle aree fragili della provincia di Pesaro Urbino, Angela Genova e Elena Viganò p. 73 abstract

Nuovi modelli per l’associazionismo di produttori nella valorizzazione del formaggio  di alpeggio Toma di Lanzo (Torino), Dino Genovese e Luca Maria Battaglini p. 83 abstract

Aree fragili, comunità spirituali e “nested markets”, Monica Gilli p. 92 abstract

L’uso di un social network per lo scambio di prodotti agroalimentari locali tra le aree periurbane e urbane di Roma, Sabrina Giuca e Simonetta De Leo p. 103 abstract

Paysage a Manger. Etnografia di un nested market nell’area fragile di Grassoney, in Valle d’Aosta, Claudio Marciano p. 115 abstract

Strategie di rafforzamento di una filiera fragile: diversificazione della pesca ed educazione del consumatore, Lucia Tudini, Giovanni Maria Guarneri, Ilaria Rossetti p. 128 abstract

Altri articoli: Città, bambini e permessi di mobilità autonoma. Un’analisi a partire da una ricerca internazionale, Alfredo Alietti e Monica Vercesi p. 141 abstract

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