Col fiato sospeso
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Grazie alla graphic novel “Col Fiato Sospeso”, La Collana del Faro continua il suo particolare percorso ospitando storie inusuali, fuori dagli schemi e capaci di indicarci nuove luci, proprio come farebbe un faro.
Un splendida graphic novel impreziosisce il nuovo numero de “La Collana del Faro”. Grazie all’incontro con l’illustratore Angelo Pintore, l’emozionante impresa della campionessa di apnea Mattia Malara, diventa immagini che fanno immergere con lei.
Una storia da rimanere “Col fiato sospeso”, come suggerisce il titolo del numero dedicato della Collana Del Faro. I colori e le linee tracciate da Angelo Pintore diventano emozioni e sensazioni che risuonano nel profondo del lettore, così come nelle profondità si è immersa Mattia. Un piccolo grande viaggio che avvicina al mondo dell’apnea, attraverso l’appassionante storia di un’immersione che spinge a interrogarsi sui propri limiti.
Angelo Pintore, grafico ed illustratore, rimane affascinato dalla storia di uno dei record di apnea più impegnativi e spettacolari di sempre. Nel 2006, Mattia Malara, già campionessa di apnea in assetto costante, decide infatti di sfidare i ghiacci.
Un’immersione sotto le gelide acque del lago nero in Val di Susa, alla quota di ben 2100 metri. Un percorso in apnea, avvolta dal buio, lungo ben 70 metri che Angelo ha voluto raccontare con tratti lievi e poche parole perchè trasparissero le emozioni, i colori, le sensazioni di un’impresa che va oltre il gesto atletico e che sa -prima di tutto- di connubio con l’acqua stessa, di unione con la natura.
PREFAZIONE
di Stefano Moretto
Che dire? Da rimanere con il fiato sospeso!
Già il fatto di aver intervistato dopo anni dal primo incontro una campionessa del mondo aveva avuto il suo effetto, ma adesso vedere l’evoluzione del suo racconto trasformarsi in illustrazioni, filtrate da un altro artista penso che sia ancora più emozionante, perché ancora più intimo come percorso.
Non posso che ringraziare i due attori principali di questo incontro che hanno saputo mettersi in gioco chi attraverso le sensazioni del ricordo di un’appassionante storia, che racconta il contatto con il mondo dell’apnea, chi invece direttamente lasciando fluire dalla mano delle linee che esprimono delle emozioni attraverso i colori e le illustrazioni.
Questo volume ha permesso quindi di unire due appassionati di attività differenti in un’unica opera che cerca di esprimere, con la mediazione degli autori stessi, il senso della storia di un’apneista che ha scelto all’età di 25 anni di dedicarsi completamente a tale attività.
“Il subacqueo scende per guardare, l’apneista scende per guardarsi dentro”.
(citazione di Umberto Pelizzari).
Ma ora vi lascio trasportare dalle illustrazioni…